Da quando dj Francesco, al secolo Francesco Facchinetti, cantante, presentatore e figlio del leader dei Pooh, ha rivelato su Twitter il suo segreto per tornare ad avere capelli perfetti, la Patch Capillare è finalmente salita alla ribalta delle cronache.

Capelli veri da lavare, pettinare, tagliare
Personalmente, apprezzo tanto la Patch Capillare da averla scelta come soluzione alternativa alla Tricopigmentazione per quei clienti che non vogliono solo un capello perfettamente disegnato, ma capelli veri che si possano lavare, pettinare, tagliare, piastrare e ingellare senza dover ricorrere alla chirurgia.
Il grande successo della Patch Capillare come soluzione alla calvizie, perdita o forte diradamento dei capelli, è dovuto a diversi fattori come la comodità e la naturalezza del risultato, tuttavia bisogna saper scegliere.
Ci sono in commercio moltissimi tipi di Patch Capillare, anche nota come membrana capillare, protesi capillare o anche trapianto di capelli non chirurgico. Quest’ultima definizione la ritengo un po’ forte, ma molto efficace per descrivere l’effetto di una Patch Capillare. Sempre a patto che si tratti di una membrana di ultima generazione, prodotta da un laboratorio specializzato a partire da un calco personalizzato su misura dello scalpo da popolare.
Una membrana in poliuretano che accoglie capelli veri
La membrana ideale è in poliuretano, un materiale ideale per finezza, flessibilità, tenuta e sensazione simildermica. Lo spessore della membrana è fondamentale per ottenere un effetto naturale anche al tatto. Nel mio caso, ho optato per utilizzare membrane in poliuretano, popolate con sistema a iniezione.
In pratica, i capelli vengono iniettati uno a uno nella membrana che ho disegnata a partire dal calco della testa del cliente.
Patch a capello iniettato
La tecnica a capello iniettato dà un risultato completamente naturale ed evita quello sgradevole e imbarazzante effetto “capello di bambola” tipico delle Patch con sistema a nodo.
Patch a nodo
La tecnica di popolamento della patch a nodo, invece, prevede l’infiltrazione di capelli alla cui base è presente un piccolo nodo, che dovrebbe migliorare la durata e la tenuta della membrana.
In realtà, la tecnica di patch a nodo ha almeno due svantaggi secondo me: il primo è che la patch impiegata per una tecnica a nodo deve essere necessariamente più spessa, e quindi meno naturale, per evitare la fuoriuscita del nodo stesso; la seconda è l’effetto tattile posticcio a “capelli di bambola” appunto, che vanifica la naturalezza di questa meravigliosa soluzione per la calvizie.
Quale tipo di patch capillare è migliore?
Ovviamente, io sono convinto che la Patch Capillare migliore sia quella che propongo nel mio studio di Albiate: una Patch di ultima generazione su misura, in poliuretano, popolata con capelli veri con sistema a iniezione, prodotta da un laboratorio specializzato e applicata da un professionista.
Altri tipi di patch? Da scartare
In rete si possono trovare moltissime soluzioni, addirittura con consegna a domicilio e applicazione fai da te. Anche se queste offerte possono apparire economicamente attraenti, ti consiglio di pensarci bene; applicare una Patch Capillare è un lavoro delicato che, se fatto male, può sprecare anche la membrana di migliore qualità.
Evito di commentare le tante finte patch nei materiali più disparati che fanno quasi rimpiangere i vecchi toupet o parrucche del secolo scorso.
Il consiglio che mi sento di darti sarà banale, ma è sempre lo stesso: per risolvere il tuo problema di calvizie, perdita, diradamento o forte caduta dei capelli, rivolgiti a un professionista.